Negli ultimi tempi le grandi aziende di videogiochi hanno evitato progetti creativi e originali. Si concentrano maggiormente sui giochi che garantiscono un grande profitto. I progetti indipendenti non rientrano in questa definizione, poiché è molto difficile ricavarne denaro. Ecco perché anno dopo anno i giocatori vedono i sequel e le aggiunte ai giochi più noti.
Tuttavia, anche in questo caso esistono delle eccezioni. E anche aziende importanti come Ubisoft a volte realizzano progetti interessanti e creativi. Il gioco Child of Light è uno di questi.
Nella storia, il giocatore controllerà una bambina che ha un grave problema. La ragazza si chiama Aurora e un giorno scopre di essersi svegliata in una foresta insolita, abitata da strani abitanti di un altro mondo. La giovane principessa fa la conoscenza di una nuova creatura: la gocciolina Igneekulus. Racconta ad Aurora gli eventi e la storia del mondo di gioco. Si scopre che qui esistevano il sole, la luna e le stelle, ma che sono stati rubati dalla Regina Nera. Spetta alla ragazza mettere pace in questo luogo magico e salvarlo.
La giovane principessa intraprende un viaggio attraverso luoghi vivaci e pittoreschi. La cosa interessante è che il mondo non è un semplice sfondo del gioco, ma un vero e proprio organismo vivente che brilla e si muove continuamente. Lo scenario è incredibilmente dettagliato ed è chiaro che gli artisti hanno prestato attenzione anche ai più piccoli particolari. Ogni nuova sede è diversa dalla precedente e ha le sue caratteristiche specifiche.
Aurora non viaggerà nel mondo magico per niente. Riceve una corona con delle ali che le permettono di spostarsi in qualsiasi direzione. Detto questo, il mondo di Child of Light non è un mondo aperto. Si tratta di una catena specifica di luoghi, che può ramificarsi solo leggermente a seconda delle specificità del passaggio.
Una caratteristica interessante del gameplay è che il giocatore deve guidare contemporaneamente sia Droplet Igniculus che la Principessa Aurora. Per il controllo della ragazza c’è la tastiera, per il suo partner il mouse. Pertanto, i partner dovranno affrontare l’intera trama e completare diverse missioni secondarie. In ogni caso, non ci si annoia durante il passaggio. I dungeon sono abitati da vari nemici, ognuno dei quali rappresenta una sfida difficile.
In Child of Light, le battaglie si svolgono in modalità a turni. Gli avversari si attaccano a turno. Tuttavia, se si deve scegliere un’azione, il tempo si blocca e il giocatore può pensare a cosa fare dopo. Questa tattica di combattimento è già nota nei giochi per PC. E sebbene sia un po’ specifico, permette di creare la propria strategia e di imparare a prendere le decisioni giuste.
In totale, il giocatore può piazzare solo due eroi sul campo di battaglia, ma può cambiarli durante la battaglia. Ogni personaggio ha le proprie caratteristiche e specializzazioni. Ci sono combattenti di supporto, guaritori e tank nel gioco. Non esiste un set universale di combattenti, quindi bisogna sceglierli per ogni nuova battaglia.
Di conseguenza, Ubisoft è riuscita a creare un progetto interessante e originale che piacerà sicuramente a quei giocatori che sentivano la mancanza di giochi nuovi e insoliti.
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